
Scatti troppi selfie potresti avere poca autostima o essere in cerca attenzioni:
È ufficiale: c’è un disturbo psicologico dietro all’ossessione per i “selfie….
A dimostre che dietro all’ ossessione per i selfie si celano dei disturbi è stato un team di psicologi internazionale.Chi ha la mania per gli autoscatti soffre di un disturbo mentale che può essere definito borderline, acuto e cronico. Nella storia dello studio della psicopatologia di personalità, il termine borderline è stato usato per descrivere quella “zona di confine” tra la sintomatologia nevrotica (ad esempio, problemi di ansia e depressione) e quella psicotica (pseudoallucinazioni, paranoia e dissociazione).Viene chiamato “selfie” il disturbo che colpisce sempre più persone e che consiste nell’ossessione di doversi scattare continuamente foto per poi condividerle sui social network. Una mania di protagonismo in cerca di like che nasconde un malessere interiore.Gli psicologi hanno riconosciuto tre livelli di gravità. La “selfite cronica” è la peggiore: chi ne è affetto sente la necessità di scattarsi continuamente foto e arriva a pubblicarne sui social dalle 6 alle 8 al giorno. Questi risultati scioccanti derivano da uno studio condotto da un team di psicologi dell’Università Nottingham Trent insieme alla Scuola di Management Thiagarajar di Madurai in India.A capo di questo studio vi è un noto professore di tossicodipendenza comportamentale presso l’ateneo britannico, Mark Griffiths. È stato lui a scegliere di condurre le ricerche in India, per due semplici motivi: innanzitutto perché è lì che si trova il maggior numero di iscritti ad uno dei principali social network e poi perché in India vi è il triste record di deceduti causati da “selfie estremi”, ovvero foto scattate in posti pericolosi.
Quello dell’estremizzazione è un fenomeno dovuto all’età che si ripete con i più avventati. Non c’è un equilibrio di fondo in questi soggetti. Essere adolescenti significa essere privi di esperienza, ma il senso del pericolo nasce con te. Con i media c’è un fattore in più, quello dell’emulazione. È un’aggravante, non altro, per chi già è predisposto allo sprezzo del pericolo; solo che spesso questi individui sono anche leader e trascinatori. Lo sprezzo del pericolo viene esternato costantemente. Non costruendo più qualcosa di tangibile e materiale che ci gratifichi e ci faccia sentire importanti in un gruppo; purtroppo abbiamo bisogno di fare qualcosa da condividere con tutti sconosciuti o no, perdendo l’interesse per le cose reali, ma gratificati da “un mi piace”.
Come adulti dovremmo parlare di queste cose, cercare di capire perché i ragazzi cercano un’emozione in una cosa così assurda. Siamo forse noi della generazione di mezzo che non abbiamo saputo dare i giusti strumenti educativi per la gestione delle emozioni e l’uso consapevole delle tecnologie? Secondo il mio punto di vista direi di si, in quanto come genitori stressati dal lavoro e dalla routine frenetica quotidiana abbiamo poco tempo da dedicare ai nostri figli e senza rendercene conto mettiamo tra le loro mani smartphone, tablet ect. già in età preadolescenziale; ma non è solo colpa nostra perché già alla scuola di infanzia i bambini usano questi sistemi telematici…e con l’andare del tempo se ne fa sempre più uso, diventando un obbligo, possedere almeno un pc per il nostro figlio.
Quanti selfie scatti al giorno?
Questo problema è considerato una dipendenza perché studiosi hanno fatto una ricerca su un numero elevato di soggetti di varie età, da cui è emerso una vera e propria gravità di tale sintomatologia.
Ogni soggetto preso in esame da questi studiosi ha risposto in modo diverso ma sinteticamente uguale del perché si scatta così tanti selfie durante la giornata, vediamo alcune di queste risposte:
- Prendere selfie mi dà la piacevole impressione di godermi al meglio il mio ambiente.
- Condividere i miei selfie mi crea una sensazione di sana competizione con i miei amici e colleghi.
- Ottengo molta attenzione condividendo i miei selfie sui social network.
- Farmi dei selfie mi permette di ridurre il livello di stress.
- Quando mi faccio un selfie sento fiducia in me stesso
- I miei gruppi sociali di riferimento mi accettano di più quando scatto selfie e li condivido sui social network.
- Mi esprimo meglio nel mio ambiente attraverso i selfie.
- Scattare selfie in diverse occasioni aumenta il mio status sociale.
- Mi sento più popolare quando pubblico i miei selfie sui social network.
- Scattare più selfie migliora il mio umore e mi fa sentire felice.
- Divento più positivo con me stesso quando mi scatto selfie.
- Attraverso i post dei miei selfie, divento un membro importante del mio gruppo sociale.
- Scattare selfie consente di conservare ricordi migliori del momento e dell’esperienza.
- Inserisco spesso selfie per avere “Mi piace” e commenti sui social network.
- Pubblicando i selfie, mi aspetto che i miei amici mi apprezzino.
- Fare selfie cambia immediatamente il mio umore.
- Scatto ulteriori selfie, che guardo in privato per aumentare la mia autostima.
- Quando non faccio selfie, mi sento distaccato dal mio gruppo sociale.
- Prendo i selfie come fossero trofei dei ricordi futuri.
- Uso gli strumenti di modifica per migliorare i miei selfie e apparire più bello o bella degli altri.
Come abbiamo anticipato all’inizio, ci sono tre diverse categorie: borderline, acuta e cronica.
Così suddivise:
- 1°) fase, sono coloro che rientrano in tre scatti al giorno ma non pubblicano sui social
- 2°) fase, coloro che impostato sul web (detta anche fase acuta)
- 3°) fase, coloro che hanno bisogno di impostare anche più di 6 selfie nell’arco di 24h e è (detta fase grave)
Adesso vediamo i motivi che si celano dietro a questo disturbo. Secondo gli studiosi queste persone hanno una scarsa autostima e per questo ricercano attenzioni ed apprezzamenti sui social. Ogni like li fa sentire più apprezzati e conformati socialmente. La necessità di dimostrare agli altri quanto si vale si chiama insicurezza. Purtroppo anche molti Vip ( cantanti,attori ecc.) si scattano parecchi selfie ma di solito loro lo fanno per sponsorizzarsi e per avere più popolarità sui social; questo fa si che molti giovani cerchino di imitarli inconsapevolmente per cerca fama e gloria.
“Se cerchi continuamente approvazione all’esterno non sarai mai felice. Siamo tutti diversi e percepiamo e viviamo le cose in modo diverso, ma la tua reputazione non è qualcosa che puoi davvero controllare. La tua reputazione non è nelle tue mani perciò smettila di cercare di piacere a tutti e inizia a fare le cose per te stesso.” ( storica frase del Dr. Wayne Walter Dyer è stato uno psicologo statunitense, scrittore e docente).