Musica e videogiochi: i rhythm games

Quante volte ascoltando una delle tante hit dell’estate mentre si è alla guida o sul proprio posto di lavoro ci è venuta voglia di lasciarci andare a un catartico e rilassante ballo scatenato, ispirati dalle divertenti note di una canzone di nostro gusto?

Questa sostanzialmente è l’idea di fondo dei cosiddetti Rhythm Games, un fortunato genere di videogiochi che nascendo in Giappone a fine anni 80 è da ormai quasi quarant’anni che permette a persone di tutte le età più o meno appassionate di ballare sulle note di grandi hit internazionali o di intere soundtrack originali create specificatamente per i videogiochi dai loro sviluppatori.

 

Le origini

Il primo rhythm game – in parte inconsapevole di esserlo in quanto pioniere del genere – fu Dance Aerobics nel 1987 edito per SNES, il quale dotato di tappetini appositi su cui muoversi per mimare i movimenti sullo schermo non faceva altro che proporre esercizi di aerobica al videogiocatore.

Il primo vero videogioco del genere ad avere un successo planetario fu PaRappa the Rapper. Complice una resa grafica colorata e divertente oltre che la marcia in più della consapevolezza delle possibilità di un gameplay basato sul ritmo resero il videogioco della NanaOn-Sha un successo non solo in Giappone ma anche in Occidente facendo da apripista per i giochi musicale anche fuori dall’oriente.

 

I cabinati

In un periodo storico in cui la sale giochi non erano ancora completamente sparite dalla vita di noi occidentali – caso diverso il Giappone, dove ancora oggi resistono – sulla scia del successo di PaRappa e di altri videogiochi come Bust a Groove la Konami prese spunto per lo sviluppo di due cabinati che segneranno la storia del genere: Beatmania e soprattutto Dance Dance Revolution, entrambi entrati nel mercato intorno alla fine degli anni 90.

Dal punto di vista tecnico questi rhythm game, in particolare modo il già citato Dance Dance Revolution, devono il loro successo sia al loro cabinato ingombrante, colorato e rumoroso – il quale ancora oggi non lascia indifferenti nelle sale giochi in cui è presente – che alla possibilità di un approccio sia ludico che competitivo al gioco. Partendo da una difficoltà iniziale alla portata davvero di tutti la difficoltà di gioco può essere elevata fino a un grado dove per primeggiare vi è la necessità di un approccio mirato all’ottimizzazione e miglioramento della propria performance, a un livello non dissimile da quello sportivo.

Musica e videogiochi: i rhythm games

Guitar Hero

Un approfondimento a parte merita Guitar Hero, il più grande successo economico del genere che ha segnato nel bene e nel male la storia dei rhythm games.

Sviluppato dalla Harmonix Music System – software house fondata nel 1995 in Massachusetts e specializzata in giochi musicali – e commercializzato nel 2005 il videogioco spiccava sia per una interfaccia relativamente user friendly, la quale aiutò il grande pubblico anche disinteressato ai videogiochi ad avvicinarsici che per il controller: una riproduzione di una chitarra Gibson con sopra cinque tasti e una “drum bar” che imitava grossolanamente ma in maniera credibile il vero utilizzo dello strumento musicale.

Nel 2007 oltre la chitarra verrà anche aggiunta una batteria e nel 2009 lo spin-off DJ Hero il quale come controller aveva la riproduzione di una postazione da DJ vera e propria.

Nel 2010, a causa di una forte contrazione delle vendite, Activision – che nel frattempo aveva acquistato il prodotto dagli sviluppatori originali – con l’uscita di Rock Band 3 dichiara conclusa l’esperienza di Guitar Hero, diventata troppo onerosa a causa delle onerose spese per i diritti sui brani.

 

L’eredità: Just Dance

L’eredità di gioco di maggior successo del genere verrà raccolta da un’altra fortunata serie di videogiochi ritmici: Just Dance.

Pubblicato la prima volta nel 2009 da Ubisoft – curiosità: lo sviluppo del primo gioco avvenne dal team italiano con sede a Milano del gigante dei videogiochi francese – l’ormai celebre gioco di ballo sembra pronto per essere edito anche nella sua versione 2023 portando avanti un successo che al contrario di Guitar Hero non sembra ancora pronto a scemare.

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